mercoledì 6 aprile 2016

Metti un kriptoniano a Gotham... (ci siamo quasi)

...che poi 'sto kriptoniano a Gotham ormai s'è già fatto il giro turistico completo, dopo il PREQUEL e "la nascita" in questa recensione a puntate ed avrebbe anche un mondo da salvare, quindi è il caso di darsi una mossa,

Ah, a questo giro ci potrebbero essere notevoli spoiler, quindi fate voi (ammesso che, a questo punto, abbiate ancora voglia di vedere il film).


Deciso il regista (?), definito il soggetto (??), scritta la sceneggiatura (??????), ora tocca al casting.

Per sveltire le cose, si confermano in blocco gli attori di Man of Steel (del resto ne è il sequel ed ha anche una sua logica), con un risultato sostanzialmente uguale al precedente, cioè pessimo; per carità, in fondo non è colpa degli attori: è il processo di genesi, sviluppo e realizzazione del film che manda in vacca tutto il resto.
Ci sono due casi che meritano una menzione particolare: Lois e Clark.
Amy Adams come Lois Lane segna una decisa evoluzione rispetto al film precedente.




In peggio.


Sul serio: un qualunque bambino in una qualunque recita di natale di una qualunque scuola materna di un qualunque posto al mondo, al confronto, raggiunge vette drammatiche ed intensità attoriale che manco Vittorio Gassman.
E per "qualunque bambino" intendo pure il fratellino che è rimasto a casa con la febbre.
Anche Henry Cavill segna un passo avanti: in Man of Steel era poco più di un bambolotto inespressivo, in questo film, invece, ogni tanto fa pure la faccia cattiva (peccato che la faccia a caso, in modo insensato e del tutto incoerente col personaggio... beh, del resto anche la trama è del tutto incoerente con sé stessa, quindi forse è un effetto voluto).

Tra i nuovi, cominciamo dalla cosa più semplice: Gal Gadot è una perfetta Wonder Woman.
Non solo perché è la figa del film (l'altra sarebbe Lois e... come non detto: Wonder Woman è la sola figa del film), ma anche perché il personaggio è il solo ad essere reso in vagamente credibile.
Grazie al cazzo: compare per una dozzina di minuti in tutto su più di due ore di film, riuscire a rovinarlo sarebbe stato un record (in effetti Flash compare ancora meno ed è una genuina schifezza, quindi forse è un miracolo che WW si sia salvata).

Poi abbiamo il cattivo e trattandosi di Superman, chi potrebbe mai essere? Ovviamente Lex Luthor!
Si, "ovviamente" un par di balle, perché se non te lo ripetono a mitraglietta per tutta la prima mezz'ora di film, manco capisci che lui è Lex Luthor.
Non tanto per la inesistente somiglianza fisica (in fondo pure Perry White è nero -che sia ironico? boh- ma non fa tutta 'sta gran differenza), quanto proprio per il personaggio.
Luthor nel fumetto è un freddo calcolatore, un vero genio che sa benissimo quello che vuole, è la versione DC del Kingpin della Marvel, solo che non fa a cazzotti; certo è anche un sociopatico monomaniaco, ma questo è un altro discorso.
Nel film è un mix tra un Joker fatto così male che quello dei telefilm anni '60 pare Amleto ed un rincretinito Renfield di Dracula, il tutto interpretato come se alla regia ci fosse Woody Allen.
Famo a capisse: prendi un vero genio del male, la versione malvagia di Batman e lo trasformi in uno schizofrenico magrolino vestito come un presunto miliardario della New Economy? Ecco, pensate se Zuckerberg avesse il fisico di Bill Gates e parlasse tartagliando come un Porky Pig sotto acidi: con tutto il cuore, come potreste scambiarlo per Lex Luthor?

No, ancora non ci siamo... ecco, nei fumetti Luthor è questa roba qui:



No, meglio, questa roba qui:


O anche così:


Ed al cinema è stato così:




Vogliamo parlare di questo qui?


(e ringraziate che è solo un'immagine)

Vi giuro che quando ho visto il trailer pensavo fosse Jimmy Olsen, il fotografo-spalla comica di Superman (poi mi hanno ricordato che Jimmy nei due film non c'è: c'è Jenny Olsen, hanno cambiato il sesso senza alcun motivo - oppure è stata una richiesta della Boldrini, non saprei - ma del resto pure Perry White ha cambiato colore ed in fondo chissene, tanto non servono ad un cazzo tutti e due).

Tra i nuovi entrati, il posto d'onore spetta chiaramente a Ben Affleck.
<<Pronto?>>
<<Ehi, Ben, ciao, sono Zack!>>
<<Zack chi?>>
<<Zack Snyder!>>
<<Zack Snyder chi?>>
<<Che mattacchione, sempre a scherzare! Senti, ho un ruolo da proporti, una cosa fortissima!>>
<<Conoscevo un John Snyder una volta, ma faceva il gelataio...>>
<<Ma no, io sono Zack Snyder il regista! (risate delle persone alle sue spalle che sentono la conversazione) Tieniti forte, perché non immaginerai mai il ruolo che ho pensato per te!>>
<<Un film girato da un gelataio? Beh, tutto può essere...>>
<<Macché gelataio... Senti, voglio che tu faccia Batman! Non stai più nella pelle, vero?>>
<<Batman?!?>>
<<Esatto!>>
<<Intendi il Batman con il mantello e la caverna?>>
<<Sì!>>
<<Intendi il Batman con quella macchina fighissima?>>
<<Proprio lui!>>
<<Il Batman che picchia come un fabbro e ha tutti quei marchingegni?>>
<<Sento che stai friggendo dalla voglia di metterci le mani!>>
<<Credo sia una stronzata.>>
<<Come?!?>>
<<Ho già provato a fare Devil ed è stata una porcheria, mi hanno pure dato un Razzie Award come peggio attore protagonista e i fan del fumetto mi hanno massacrato: ripetere l'esperienza con Batman mi pare una stronzata.>>
<<Ma no, che dici? Quello era un filmetto di basso livello, scritto male e fatto peggio: il mio sarà un grande kolossal coi controcazzi, curo io personalmente ogni dettaglio!>>
<<Senti, ci ho messo anni per costruirmi una carriera rispettabile, fare bei film, produrli, dirigerli... e dovrei rischiare tutto per il film di un gelataio? No, grazie.>>
<<Ma... ma... facciamo che ci pensi su? Almeno un pochino?>>
<<Uhm... Si... certo... ci... ci penserò...>> e Ben Affleck chiuse la telefonata.
<<Chi era?>>
<<Boh, un gelataio che voleva farmi fare Batman...>>

In effetti ci pensò su, soprattutto dopo aver ricevuto la telefonata dei produttori della WB che:
  1. erano disposti a ricoprirlo di soldi
  2. gli hanno chiesto piangendo di accettare, perché poteva essere la sola possibilità che non venisse una totale merda
E Ben non sa dire di no ad un adulto che piange.

Per altro bisogna ammetterlo: il suo Batman ed il suo Bruce Wayne sono venuti bene, così come l'Alfred di Jeremy Irons, ottime prestazioni; peccato che siano inseriti in un tale pastrocchio che quasi non si nota: avete presente chi è Batman? Basta anche solo quello di Nolan come riferimento: ecco, quello di Snyder non c'entra un cazzo, è solo uno sprovveduto che ogni tanto fa lo spaccone, una specie di tamarro che invece di fare rissa in discoteca mena qualche spacciatore, ma quando le cose si fanno pesanti (tipo un mostro alieno geneticamente modificato male) non sa da che parte girarsi ed è utile quanto una porchetta ad un ritrovo vegano.
No, questo non è Batman: quello vero avrebbe osservato un po' fare a botte col mostro alieno, poi sarebbe intervenuto a risolvere tutto in un modo che nessun altro avrebbe pensato e al massimo si sarebbe solo sgualcito un po' il mantello (che comunque è in cotone no-stir: Alfred l'ha preteso così, che già è un casino togliere le macchie di sangue, stirarlo era un vero incubo.)
Vero, si scontra con Superman e alla fine vince lui, ma è così scontato che se te l'avessero scritto direttamente sul biglietto del cinema ti saresti goduto di più il colpo di scena.

Il problema è che non c'è un solo dettaglio di tutto il film che stia in piedi: prendi un punto qualunque, lo guardi e poi, di punto in bianco, si salta a qualche altra cosa, l'importante è che non ci sia alcun nesso logico.
L'impressione più forte è che abbiano affidato il montaggio ad una persona con problemi motori, che abbia 14 tic, sia affetto da daltonismo e che il giorno in cui ha lavorato sul film aveva pure il singhiozzo, gli si erano mischiati i fogli della scaletta (nessuno li aveva pinzati: avevano finito i soldi per fare Doomsday al computer, anche se con il Commodore64 veniva meglio), c'era stato un terremoto e il telefono continuava a vibrare perché era inseguito dall'Agenzia delle Entrate per una multa non pagata dal '63 da un suo omonimo di Voghera.

Oppure considera un pezzo alla volta: Lois è in Africa, vuole intervistare un qualche capo tribù che sta facendo la solita guerricciola civile, così, perché l'Africa ha tanti problemi ma non quello del ritmo; bene, abbiamo nell'ordine:
  • il fotografo con una macchina a pellicola (a pellicola! Nel fottuto 2016!)
  • per forza è a pellicola, altrimenti dove nascondi il transponder della CIA per farti intercettare dal satellite?
  • e, ovviamente, il transponder ha pure la sua brava lucetta intermittente, che se poi i cattivi te lo trovano magari lo scambiano per la batteria
  • a quel punto stai già pensando a quando fissare l'appuntamento dal commercialista per sapere quanto pagherai di tasse: in certi momenti si pensa sempre a qualcosa di più interessante
  • BOOM! Un gran botto e ti ricordi di essere al cinema! Che è successo? Ma è Superman che piomba dal soffitto incazzato come un bergamasco prima della partita Atalanta-Brescia e la cosa ti deve sembrare del tutto normale: fino a 5 minuti prima era in America, ma grazie al superudito è riuscito a sentire fino in Africa che stavano per squartagli la ragazza, tutto normale
  • certo, lui sta in America e se c'è un incendio in Messico deve scoprirlo dalla TV, ma una sparatoria in Africa riesce benissimo a sentirla, a capire dove sia, intuire che c'è di mezzo la donna e ad arrivarci in un lampo
  • "in un lampo"... quasi: prima aspetta che tutti gli altri siano morti




E siccome nessuna buona azione rimarrà impunita, che ti capita? Che la senatrice del Five Star Party ti mette in piedi una commissione d'inchiesta perché sicuramente sei pagato dalla lobby dei mantelli e delle tutine aderenti.
No, in realtà la commissione è perché pensano che sia colpa sua se sono morti tutti (tranne Lois... vuoi vedere che è quello il problema?); certo, il dubbio è legittimo: in fondo Superman vola, è invulnerabile, superforte e lancia raggi dagli occhi, quindi se qualche dozzina di persone è morta crivellata di proiettili è stato sicuramente lui (probabilmente li spara dal culo, chi lo sa cosa mangiano 'sti kriptoniani? che poi t'impestano tutto l'androne di odore di fritto).
Ci manca solo la manifestazione dei No-Supes che... a no, ci sono pure quelli: finalmente un tocco di realismo.

Ma solo un momento, Snyder ci mette del suo e rimedia, che altrimenti poi al realismo uno s'abitua.
Infatti di botto ti trovi a Gotham e scopri che Batman ha corcato di mazzate un qualche criminale: fin qui, tutto normale.
Scopri anche che l'ha marchiato a fuoco: questo, boh, non mi suona molto, ma ci può stare.
Quindi ti spiegano che quel marchio in carcere "equivale ad una condanna a morte" e le reazioni del pubblico sono:
















ma soprattutto:



















































M'immagino la scena: carcere di Gotham, più di metà dei residenti involontari ce li ha messi lì Batman dopo averli gonfiati di botte in una scala che va da "buffetto con guanto rinforzato in ghisa" a "zampogna fuori stagione", arriva 'sto tizio e fa amicizia con gli altri detenuti.
<<Oh, e a te chi t'ha messo dentro?>>
<<Batman.>>
<<Eh, pure a me.>>
<<Si, ma a me m'ha conciato la faccia come un Tetris a cazzotti.>>
<<Eh, pure a me.>>
<<Poi m'ha interrogato.>>
<<Eh, pure a me.>>
<<E se non rispondevo subito era una sberla di dritto e di rovescio ad ogni domanda.>>
<<Eh, pure a me.>>
<<Poi, per essere sicuro che non stessi raccontando cazzate, mi ha appeso al cornicione come i salami di Totò e Peppino quando arrivano a Milano.>>
<<Eh, pure a me.>>
<<Alla fine m'ha fatto cascare di sotto, ma da abbastanza in basso da rompermi solo la caviglia sinistra, che era l'unico pezzo sano che m'era rimasto dopo che m'aveva dato una ripassata.>>
<<Eh, pure a me.>>
<<Si, ma a me m'ha pure marchiato a fuoco un pipistrello.
<<Allora ti ammazzo.>>



E non solo pretendono che tutto questo abbia senso, ma che ci sembri perfettamente normale che Superman s'incazzi come un Marco Pannella qualunque per aver violato i loro diritti civili e che se ne svolazzi all'istante a Gotham per fargli una ramanzina.

Tutto assolutamente normale.



Quando tutto sta per andare davvero in vacca ed in mezzo a Metropolis sta per scoppiare un bubbone alieno, Lois pretende un elicottero.
<<Lois, è troppo pericoloso volare con un elicottero sopra il bubbone!>>
<<No, mi serve per andare a Gotham!>>
E ovviamente glielo danno, in fondo quale quotidiano non ha un elicottero sempre pronto a partire parcheggiato sul tetto, se non per mandare qualche giornalista dalla parte opposta a dove sta accedendo un fatto potenzialmente storico?
Non avete idea delle volte che Scanzi ha chiesto un elicottero a Travaglio!
<<Ma, Andrea, è troppo pericoloso volare sul luogo della sparatoria con un elicottero!
<<No, mi serve per andare a Gatteo Mare!>>
(Ah, tra l'altro scopriamo che Gotham è solo dall'altra parte di una baia rispetto a Metropolis: certo, in fondo per circa 80 anni di fumetti ci hanno spiegato che sono due città lontane qualche centinaio di chilometri, ma adesso sono praticamente come attaccate - ed ovviamente quando Superman ha devastato la sua città nell'altro film, a Gotham sono vibrati appena i vetri delle case - ma hanno pensato che fosse la metropolitana).



Siccome di pathos non ce n'è mai abbastanza, c'infilano pure due o tre incontri con la superfiga, che non ti dicono chi sia, ma tanto tu sai già che è Wonder Woman perché l'astuta strategia promozionale della WB ti ha spoilerato tutto almeno un anno fa.



Infine, però, dobbiamo anche pensare a chi ha sofferto per questo film: quel disgraziato cui è toccato realizzare il trailer.
Mettiamoci nei suoi panni: lui ci avrà anche provato a far bene il suo lavoro, ad inserire qualche pezzettino di scena epica, qualche titolo che emerge dal buio, qualche frammento di dialogo intenso o anche solo sensato, insomma, avrà cercato di realizzare qualcosa che ti facesse venire voglia di andare al cinema a vedere il film ma senza raccontarti troppo.
E sarà stato una merda.
Questo poveretto ci avrà sudato sopra per giorni e giorni.
Ma alla fine si è arreso: <<O ci monto subito tutti i colpi di scena, oppure 'sta cagata.di Snyder non l'andrà a vedere nemmeno sua zia ottantenne.>>






























<<'Mbé, come è annato er nostro filmone? L'incassi arriveno? Famme sentì 'r rumore dei dollari che stamatina me so' svegliato coll'urcera che me frulla lo stomaco.>>
<<Ecco, siamo... siamo partiti col botto, signore...>>
<<Oh, queste so' le cose che vojo sentì! E poi? Ormai so' du' settimane che 'r firm gira, dovemo da avé scassato tutti i registratori de cassa dei cinema der monno, no?>>
<<Ecco, veramente...>>



<<Ma... come... ma...>>
<<...ma lei ha visto il film?>>
<<Che? No, stavo in campagna, ner Kansas, e ppoi io mica le guardo 'ste cazzate...>>
<<Forse è meglio che gli dia un'occhiata...>>

Un paio d'ore dopo...

<<Come le sembra?>>
<<Non si capisce un cazzo.>>
<<Questo lo dice lei: là fuori ci sono dei nerd...>>
<<Chi?>>
<<I pazzi potenziali assassini di cui abbiamo parlato l'altra volta.>>
<<Ah, si, i pazzi che spendeno li sordi pe' le peggio fregnacce che je piazzamo!>>
<<E le più costose, soprattutto, comunque quelli lì invece capiscono tutto.>>
<<Ed 'na cosa bbona, no?>>
<<No, non lo è.>>
<<No davero?>>
<<No davvero: è peggio.>>

Nessun commento:

Posta un commento