sabato 12 settembre 2015

Murphy is nothing - 3

[la parte 1 la trovate qui]
[la parte 2 la trovate qui]

Eravamo in un vicolo di Tijuana, a due passi da Avenida Revoluciòn, in compagnia di un poliziotto.


Fase 5: lezioni di diritto messicano


Ci siamo noi e Felipe il carabiñero (3).

Che messa così, sembra una barzelletta.
Noi pensavamo: "Abbiamo evitato di comprare droga, che culo!"


Errore.


Grosso errore.


Felipe ci affrontò a muso duro, latrando qualcosa in spagnolo (no, questa volta non si trattava dei nostri parenti); vedendo evidente perplessità nei nostri occhi, ripeté in inglese: "COSA STATE FACENDO?"

Uno dei due ragazzi di Roma, che d'ora in poi chiameremo Paolo(4), gli mostrò la bottiglia di vodka che teneva in mano, con l'espressione che nel linguaggio internazionale significa "che cazzo di domande fai?"

Felipe, che evidentemente capiva benissimo il linguaggio internazionale, non gradì ed abbiaiò "NON SAPETE CHE IN MESSICO È ILLEGALE BERE PER STRADA?"
No, evidentemente non lo sapevamCONTRO IL MURO STRONZI! APRITE QUELLE GAMBE! SUBITO!
Mezzo dipartimento di polizia di Tj si materializzò attorno a noi: io, il tizio di torino e l'altro romano venimmo sbattuti contro un muro e sottoposti a perquisizione, le due ragazze strette in un angolo  strillavano come galline supponendo l'imminente stupro, un altro poliziotto stava fracassando rumorosamente le bottiglie ed i rimanenti sbirri circondavano la scena del crimine, mentre Felipe stava scuotendo Paolo dopo averlo afferrato per il bavero.
No, Felipe non aveva proprio gradito.
Un poliziotto trovò una zucca e, bibidi-bobidi-bù, con il suo manganello magico la trasformò in un cellulare: in realtà non so da dove sia spuntato quel cazzo di furgone con atteggiamenti da bullo e questa mi pare la spiegazione più plausibile.
Fecero salire i pericolosi criminali, cioè noi, anche se sarebbe più corretto dire che ci caricano come se fossimo dei sacchi di tuberi di scarso valore, che anche se li ammacchi non è un problema.

A quanto pare tutti i veicoli di Tijuana erano dimensionati per pochi passeggeri e per far accomodare noi 6 sulle graziose panche, i precedenti occupanti del cellulare vennero spinti sul pavimento: ci sono sacchi di tuberi di serie A e di serie B; nel dettaglio la serie B era composta da due ubriaconi locali (praticamente nostri colleghi, ma recidivi e decisamente più avanti di noi con il lavoro) ed un intrattenitore locale, tale Fernando(5)  o' Femminiello, che non mancò di dimostrare una spiccata sfacciataggine, dato che cercò di offrire i suoi competenti servigi a tutti i componenti maschili della nostra efferata banda di delinquenti.

Paolo ed il suo concittadino si trovavano sul fondo delle panche, vicini all'oblò del portellone e provarono a chiedere lumi a Felipe, che se ne stava fuori in piedi sul predellino: il risultato fu "Ci portano al commissariato: una notte in cella e domani pagare la multa".



"Tanto, peggio di così non può andare..."








Vi ho già detto che il mattino dopo avrei dovuto prendere il volo per tornare in Italia?





(3): chiaramente non so se si chiamasse Felipe e nemmeno so se fosse un carabiñero, un gendarme o un poliziotto: aveva una divisa ed un distintivo, in quel momento era sufficiente.
(4): per ragioni che saranno ovvie in seguito, questo non è il suo nome vero
(5): no, non ricordo se si fosse davvero presentato, in quel momento avevamo altro per la testa

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