giovedì 8 ottobre 2015

Chiamate i sindacati

Campania: un gioielliere viene rapinato, reagisce sparando ed i due rapinatori muoiono.

Episodio tragico, sia per le vittime ed i loro parenti, sia per un sessantenne che in vita sua ha sempre lavorato e che mai pensava di diventare un omicida.

Sul serio: non lo conosco, ma me l'immagino mentre abbassa la pistola dopo aver sparato l'ultimo colpo, mentre si rende conto di cosa sia successo, mentre torna finalmente lucido dopo aver perso il controllo, saturo perché non si sentiva protetto da quello stato che altri invocano per porre rimedio ai loro problemi.

Era un negoziante, come ce ne sono migliaia in Italia.
Era una persona normale, come ce ne sono milioni in Italia.
Ora è un uomo che deve vivere con il peso di aver ucciso: voi come vi sentireste?


Poi scopro dai telegiornali che i parenti dei rapinatori che, sì, i due avevano fatto delle rapine il loro lavoro e che, secondo loro, non si può morire per una rapina.

Beh, se li considerate dei morti sul lavoro, rivolgetevi ai sindacati.

[di solito posto del gran cagate, ma questa volta sono serio: non capiterà più]

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