mercoledì 2 dicembre 2015

Ricostruzzione ipotizzata dei fatti (che non ci vogliono far sapere!!1!!!11!)

Versione Turca






"vai... vai... vai... e... BUM, bastardo! Preso in pieno! Salutami lo zio Stalin, tovarish!"
"THK68 qui controllo aereo, rispondete"
"Qui THK68, dite pure, controllo"
"Che cazzo sta succedendo? Sui nostri schermi radar vediamo pallini che compaiono e scompaiono nel vostro quadrante e speriamo sinceramente che ci sia un guasto, me lo confermate?"

"Eh, dipende..."
"No, non "dipende" un cazzo, abbiamo davvero bisogno di sapere cosa stia succedendo lì! Con chi sto parlando? Chi sta pilotando quel F16?"

"Tenente Pirloki, controllo."
"Benissimo, tenente Pirloki, sono il colonnello Kemal e adesso mi spiega per filo e per segno cosa sta succedendo."

"Succede che abbiamo fatto il nostro dovere, signore!"
"Il vostro dovere ha qualcosa a che fare con puntini che compaiono e soprattutto scompaiono dai nostri radar, tenente?"

"Abbattuto al primo colpo, signore! Tutte quelle monetine spese ad After Burner al bar da Mustafà sono state un buon investimento! Ehi, ma si sono lanciati col paracadute! Deve essere il livello bonus!"
"Spero di aver capito male: avete abbattuto un aereo?!?"
"Maledetti bastardi sfuggenti..."
"Cosa sta facendo, tenente?!?"

"I piloti dell'aereo abbattuto signore, si sono lanciati col paracadute e adesso sto cercando di prenderli, ma sono piccoli e con il vento si muovono in modo imprevedibile: se li centro tutti e due c'è il bonus!"
"Lasci in pace quei poveri disgraziati e risponda alla mia domanda: avete abbattuto un aereo???"
"Certo signore, aveva sconfinato."
"Qui abbiamo i tracciati di un aereo militare russo che forse ha attraversato il nostro spazio aereo per una decina di secondi e che poi abbiamo perso: ha qualcosa a che fare con quello che continuo a sperare di aver capito male?"
"Non so cosa abbia capito lei, ma quello che abbiamo abbattuto aveva una bandierina bianca, rossa e blu sulla coda e non mi pareva un aereo francese."

"Quindi mi conferma che avete abbattuto un aereo militare russo che è passato sopra le nostre teste per una manciata di secondi." e non era una domanda.
"Abbiamo protetto la Turchia come il grande Atatürk! Maledetto vento..."
"LE HO DETTO DI LASCIARE IN PACE I PILOTI DELL'AEREO ABBATTUTO!"
"Ma, signore, il bonus..."
"SE NON OBBEDISCE ALL'ISTANTE, FA BENE A SCHIANTARSI DA QUALCHE PARTE PERCHE' APPENA ATTERRA ALLA BASE LE ASSICURO CHE QUELLO CHE LE BOMBARDERA' IL CULO SARA' TUTT'ALTRO CHE BONUS, MI HA CAPITO?"

"Forte e chiaro, signore"
"Bene, tenente Pirloki, lei mi conosce?"
"No signore."
"Nulla di male, allora le spiego un paio di cose: nella mia famiglia siamo militari da tre generazioni, io, mio padre prima di me e mio nonno prima di lui"
"Complimenti signore!"

"Non m'interrompa, tenente Pirloki; dicevo, anche mio nonno era un militare ed ha combattuto proprio al comando di Kemal Atatürk, certo era solo un giovane recluta, ma è stato un suo soldato, mi ha capito?"
"Certo signore, immagino sia un grande onore, signore."
"Oh, lo è: in famiglia uno dei beni più preziosi che conserviamo è proprio una foto di 
Atatürk con autografo e dedica a mio nonno."
"Che fortuna, signore!"
"Mi ha interrotto di nuovo: si ricordi che il suo culo non è ancora scampato al rischio di essere bombardato."
"Mi scusi, signore."
"Ora, tenente Pirloki, credo comprenderà che non gradisco se il nome del nostro fondatore viene tirato in ballo a caso, vero?"

"Sono d'accordo, signore"
"Benissimo, quindi per ora cerchi di non nominarlo, ok?"
"Comandi, signore."
"Ho qui il vostro piano di volo e tutti i dai della sua missione: qui c'è scritto che avrebbe dovuto intercettare un aereo che si stava avvicinando al nostro spazio aereo e convincerlo ad allontanarsi, è esatto?"
"Più o meno, signore: intercettato lo abbiamo intercettato..."
"Ha contattato l'aereo invasore?"
"Certo, signore."
"Gli ha intimato di levarsi dai coglioni, come da regole d'ingaggio?"
"Assolutamente, signore"

"Ha ricevuto risposta?"
"Sì, signore"
"Mi riferisce questa risposta o devo cavargliela fuori a forza? Si svegli, Pirloki!"
"Ecco, di preciso non lo so, signore: ha detto qualcosa del tipo Perestroika, Vodka Matrioska, ma io il russo non lo conosco."
"..."
"Signore, è ancora in linea?"
"Pirloki, sa cosa sto apprezzando davvero tanto di Atatürk in questo momento?"
"No, signore."
"Il fatto che sia morto e sa perché?"
"No, signore..."
"PERCHE' NON E' COSTRETTO A VEDERE COME UN COGLIONE STIA PER FOTTERE LA NAZIONE CHE HA TANTO PENATO A CREARE!!!"
"Ma, signore..."
"Rientri, tenente Pirloki, rientri immediatamente e non si preoccupi di venirmi a cercare per fare rapporto: l'aspetterò direttamente io sulla pista."


Il tenente Pirloki non fece in tempo a scendere dalla scaletta che subito venne raggiunto da uno stuolo di ufficiali.
Senza nemmeno rispondere al saluto, il colonnello Kemal gli sbattè davanti al naso una fotografia.



"Tenente Pirloki, lei sa chi è quest'uomo?"
"Uhm... l'attore che ha fatto 007?"
"No, tenente TestadiCazzo, questo è Vladimir Putin, ex colonnello del KGB, cintura nera di una mezza dozzina di arti marziali purché facciano male sul serio, attuale presidente di tutte le Russie e, badi bene, ho detto "presidente" perché "zar" non va più di moda."

"Uhm... non sembra un simpaticone..."
"No, idiota di un tenente, non lo sembra e non lo è: ho scelto questa foto perché è quella in cui la sua espressione si avvicina di più ad un sorriso! Lei farebbe incazzare un uomo che quando sorride ha questa faccia?"
"Beh, direi di no..."
"Nemmeno io e le dirò di più: io non farei nemmeno nemmeno una rissa con quest'uomo, avrei più paura di lui che di tutte le sue guardie del corpo, anzi, non ci giocherei nemmeno a scacchi per paura di non farlo vincere, sono stato chiaro?"
"Chiarissimo, signore..."
"E ALLORA PER QUALE CAZZO DI MOTIVO LEI HA ABBATTUTO UNO DEI SUOI STRAMALEDETTISSIMI AEREI?!?"

"Eh, ma ha sconfinato senza autoriz..."
"Sconfinato? SCONFINATO? Lei non si accorgerebbe nemmeno se qualche altro uomo sconfinasse nelle parti intime di sua moglie! Quell'aereo non ha "sconfinato", ha attraversato per una decina di secondi una cazzo di lingua di terra solo perché non aveva voglia di fare il giro largo! E, a dirla tutta, non ne siamo nemmeno tanto sicuri!"
"Ma..."
"Niente "ma"! Lei avrebbe dovuto solo svolazzargli vicino, fare una po' di faccia feroce, al massimo smitragliargli qualche colpo stando ben attento a non prenderlo, non si possono tirar giù gli aerei altrui in questo modo! SOPRATTUTTO SE GLI AEREI SONO DI QUESTO TIZIO QUI!"



"quello è un kebap?"


"Ah, e quindi?"

"Il Profeta mi è testimone: in questo momento sono tentato di piantarle una pallottola in testa per vedere se c'è qualcosa dentro... E QUINDI DOBBIAMO PREGARE CHE OGGI SIA DI BUONUMORE E CHE NON SI SIA TROVATO MALE SE HA FATTO LE FERIE A BODRUM, ALTRIMENTI CI NUCLEARIZZA!!!"
"Ma i nostri alleati della NATO..."
"La NATO? Non esiste nessuna clausola del trattato che imponga di aiutare un alleato così mentalmente ritardato da credere di poter sbattere un orso fuori dal proprio giardino pungolandogli i coglioni con un bastone!"
"Messa così..."
"E sa cosa mi fa più incazzare di tutto? Che nemmeno posso farla arrestare e consegnare ai russi, perché altrimenti ci faremmo una figura di merda tale che nessun altro ci prenderà mai più sul serio! Dopo questa sua plateale cazzata ci tocca fare i duri e tenere botta!"

"Ah, beh, meglio no?"
"No, non lo è."
"Ah, no?"

"No, razza di scarto dell'accademia finito su di un aereo per sbaglio, perché se potessimo calare le braghe finirebbe tutto lì, ma non possiamo, con il rischio di peggiorare le cose, ci arriva a capirlo?"
"Forse."
"Capisco che non posso pretendere di più da lei; però c'è una cosa che, anche solo di poco, potrebbe migliorare la mia giornata: lei ha qualche parente nel corpo diplomatico? Anche alla lontana, un cugino di quarto o quinto grado?"
"No, non che io sappia."
"Bene, più il suo patrimonio genetico, evidentemente deficitario, rimane lontano da questa storia, maggiori sono le possibilità che la Turchia non diventi un deserto nucleare."
"Posso ritirarmi, signore?"

"Certo, ma poi si presenti al mio ufficio."
"Perché, se posso chiederlo?"
"Perché da oggi non voglio perderla di vista, voglio controllare che stia lontano da qualunque cosa possa esplodere, mortaretti compresi, soprattutto se nelle vicinanze c'è qualcosa anche solo vagamente russo, come la vodka od il caviale e, soprattutto, voglio che sia alla portata della mia pistola: se mai Putin avesse dei bruciori di stomaco e decidesse di bombardarci, voglio essere io ad ucciderla prima che arrivino i suoi missili."



Versione Russa

"Sei sicuro?"
"Ma sì, fidati, passiamo di qui che facciamo prima."
"Secondo il GPS quello è territorio turco: non è che s'incazzano?"
"Bah, è una roba rapida, entriamo ed usciamo, chi vuoi che s'incazzi."
"Uhm, quei tizi con il fez ci tengono ai loro confini..."
"Eh, vabbé, al massimo diremo che si è trattato di un errore, cosa vuoi che sia, chilometro più, chilometro meno, non siamo mica in autostrada."
"Non sono del tutto convinto..."
"Senti, prima arriviamo e prima posso andare in bagno: non ho intenzione di pisciarmi nella tuta per fare il giro largo."
"Eh, te l'ho detto di non bere tanto prima di salire..."
"Cazzo devo dirti, saranno state quelle maledette acciughe che ho mangiato ieri!"
"Senti, allora passiamo di lì?"
"Ma sì, cosa vuoi che succeda? Chi sarebbe così idiota da abbattere un aereo militare russ..."










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