Me lo
chiedono spesso: perché m’incazzo tanto per le bufale che si trovane in rete?
Perché mi
diverto.
Perché,
spero, qualcuno legga quello che scrivo e si faccia venire il dubbio che le
scie chimiche non esistono.
Perché, spero,
qualcuno legga quello che scrivo prima delle altre balle e non ci caschi.
E,
soprattutto, perché mi fanno incazzare.
Mi fa
incazzare l’ignoranza arrogante di chi dice “non sono un esperto, ma…” e poi
proclama cazzate mostruose come verità, con il tono di chi non potrà mai essere
smentito.
Mi fa incazzare
l’ignoranza stupida di chi dice “se non ci sono prove è perché LORO non
vogliono che vengano fuori”, come se la mancanza di prove fosse essa stessa una
prova.
Mi fa
incazzare l’ignoranza ottusa di chi dice “internet è pieno di pagine che lo
dimostrano” come se una cazzata ripetuta tante volte diventasse vera.
Mi fa incazzare l’ignoranza ipocrita di chi dice “dimostrami che non è vero”, perché tanto non accetterà mai le tue dimostrazioni, nemmeno arriverà a capirle e, soprattutto, è chi dice una cosa che deve dimostrarla, non io che la nego.
Mi fa incazzare l’ignoranza ipocrita di chi dice “dimostrami che non è vero”, perché tanto non accetterà mai le tue dimostrazioni, nemmeno arriverà a capirle e, soprattutto, è chi dice una cosa che deve dimostrarla, non io che la nego.
Ma in questi
casi mi basta scrivere un post per insultarli come meritano, mi sfogo, mi
diverto alle loro idiote spalle e la cosa finisce lì.
Poi ci sono
gli altri casi, quelli dell’ignoranza sciacalla e quelli dell’ignoranza che fa
male agli altri.
Un esempio
della seconda sono gli antivaccinisti o i sostenitori di qualche balorda teoria
medica: ne ho già parlato su the Fielder (qui,
qui,
qui e qui,
ad esempio) e su the Sgnaus qui ed in un altro post che stavo preparando (coming soon).
“Stavo”
perché mi è capitata una tegola sulla testa e sul cuore, una tegola d’ignoranza
sciacalla e delle peggiori.
Sono passati
solo pochi giorni da che il mondo ha visto la foto di quel povero bambino di
tre anni (3, ricordiamocelo bene) sulla spiaggia di Bodrum e in tanti si sono impegnati a discutere se
sia giusto e perché pubblicarla, con argomenti più o meno validi; io non la
ripropongo (tanto tutti sanno di che foto sto parlando) perché mi fa male: non
ho figli ma ho diversi bellissimi “quasi-nipoti” (figli di cugine e/o amici) e
mi si è fermato il cuore quando l’ho vista la prima volta, quindi potete pure
dire che la mia è una scelta vigliacca, non m’importa.
Non m’importa nemmeno se sia giusto che un quotidiano la metta in prima pagina (in realtà sì, credo abbiano fatto bene, almeno quelli che l’hanno tratta come “il manifesto”, con il terribile titolo “niente asilo”): non sono questi gli sciacalli che intendo.
Non m’importa nemmeno se sia giusto che un quotidiano la metta in prima pagina (in realtà sì, credo abbiano fatto bene, almeno quelli che l’hanno tratta come “il manifesto”, con il terribile titolo “niente asilo”): non sono questi gli sciacalli che intendo.
Esiste,
credetemi, esiste davvero qualcuno che ha visto un complotto in quella foto: “tutto
finto!”, “Tutto costruito ad arte!”, “ Scommetto che è solo un bambolotto!”.
Provo a
scendere nel Maelstrom delle cazzate e
cosa scopro? Che il complottone mirerebbe a:
- far accettare a noi europei la colonizzazione che ci porterà all’estinzione (estinzione meticolosamente programmata, ça va sans dire)
- distrarci dalla vera emergenza (che può essere qualunque cosa, basta che sia una boiata come le scie chimiche)
Come hanno
fatto a capire che è tutto falso? Oh, semplice: perché il bambino sarebbe
troppo pulito, perché porta ancora le sue scarpine, perché lo sanno tutti che
in Turchia non c’è la guerra, perché lo sanno tutti che Israele è il vero
assassino e manipola le persone, perché sicuramente è manipolata, dimostra che
c’è un complotto che è dimostrato dalla manipolazione della foto.
E vi giuro
che non mi sono inventato nulla: qui trovate una selezione dei “commenti”
(grazie a bufale.net per aver scoperchiato lo schifo) – ATTENZIONE: qui trovate
le foto, vi avviso prima che apriate il link.
Voi non
siete esseri umani.
Non siete
nemmeno bestie.
Siete solo
un gran spreco di risorse e di ossigeno.
Voi state
respirando l’ossigeno che sarebbe servito a quel bambino.
Non so
nemmeno come insultarvi, perché sarebbe sempre troppo poco.
Insultarvi,
deridervi o prendervi a male parole sarebbe come riuscire a misurare quanto mi
fate schifo e proprio non ci riesco.
Mi fa
persino orrore l’idea che nemmeno capiate perché vi disprezzo tanto.
E anche se
lo capiste, moltiplicatelo per due: perché il bambino nel presunto “vero” luogo di ritrovamento non è Aylan,
ma suo fratello Galip, di 5 anni, morto pure lui nel naufragio.
Tra tutti e
due non fanno nemmeno 10 anni e voi ne fate oggetto di una cazzata del genere?
Voi, dal
basso del vostro nulla?
Voi, che
state col culo al caldo nella vostra ignoranza?
Voi, che a
malapena sapete compitare il vostro nome, volete fare gli esperti di ‘stocazzo?
Ne salvo
solo uno di voi, perché forse non parla solo per ignoranza.
No: ce n’è
uno che vuole anche nutrire un proprio popolo di seguaci, adepti del culto dei “governi
cattivi” (con Israele che è il più cattivo che c’è); non è, allora, solo
ignoranza ma pure vile e volgare volontà di mantenere le bestie che ragliano
per soddisfare il proprio ego (e, chissà mai, che versano anche qualche
donazione per soddisfare il proprio conto in banca).
Per lui
occorrerebbe riservare un trattamento speciale, come ha fatto Dante per Bruto.
Io non sono
Dante (e si legge), per cui lo ributto nella melma da cui l’avevo cavato.
Quanto a voi
altri, non meritereste nemmeno di essere percossi con un bastone.
Ma sarebbe tanto una soddisfazione.
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